2020 - LA SVOLTA

 

Anno 2020 LA SVOLTA di OMEGA; da “Apollo Soyuz out of batch” a “Apollo-Soyuz realizzati dal Distributore OMEGA italiano De Marchi” 

 

Il 2020 verrà ricordato dagli appassionati e collezionisti di orologi come l'anno in cui OMEGA ha deciso di chiarire, speriamo non definitivamente, questa annosa situazione che per anni ha incuriosito anche i meno interessati del settore.

 

Da troppo tempo gli orologi Apollo-Soyuz Out of Batch meritavano la giusta collocazione di prestigio nella storia dell’orologeria; prima di tutto perché questo modello appartiene ad una serie limitata e numerata ed in secondo luogo per la storia che l’orologio stesso rappresenta.

 

Breve cenno storico

 

Il 15 luglio del 1975 è avvenuta la prima missione spaziale internazionale congiunta; condotta da un equipaggio sia Russo che Americano. Il nome di questa importante missione è Apollo-Soyuz Test Project, abbreviata in ASTP. Il 17 luglio grazie all'attracco dell'Apollo americano con la capsula Soyuz dell'Unione Sovietica, la missione conquistò un altro primato. Questi successi furono considerati come un momento memorabile per la ricognizione spaziale mondiale ed al contempo ha segnato la fine della "Corsa allo Spazio" iniziata con i Russi nel 1957 con lo Sputnik 1.

 

In conclusione, il 17 luglio del 1975 è ricordato come un punto di svolta epocale nella corsa allo spazio; Russia e USA hanno aperto le porte alle collaborazioni spaziali internazionali.

 

OMEGA, con questa missione, diventò il fornitore ufficiale dell’agenzia spaziale russa. Il primo marzo del 1965 OMEGA era già diventata l'unico fornitore di orologi per il programma spaziale USA per l’equipaggio della NASA.

 

 

 

 

DICHIARAZIONI DEFINITIVE di OMEGA

 

OMEGA, senza grandi spiegazioni, cataloga gli Apollo Soyuz Out of Batch come un lotto trasformato dal distributore autorizzato De Marchi, in un modello commemorativo OMEGA APOLLO SOYUZ ”.  In tre righe OMEGA giustifica l'indiscussa differenza tecnica di alcuni orologi, ricondotta pressoché al numeri dei movimenti alloggiati all’interno di questi orologi ed alla dimensione dei tasti a pompa (da 5mm anzichè 5,5mm) ma al contempo dà vita ad una serie di orologi Apollo-Soyuz parallela ed ancora più limitata rispetto a quella pensata e proposta inizialmente da OMEGA-CH (500 orologi destinati al solo mercato italiano).

 

 

Anche se molti collezionisti non comprendono completamente la suddetta dichiarazione firmata dall’Head of Brand Heritage di Omega, Mr. PETROS PROTOPAPAS, è innegabile che, soltanto grazie a Lui, gli Apollo-Soyuz Out of Batch (orfani fino a ieri) sono ora riconosciuti ed identificabili da tutti sotto ogni punto di vista.

 

Una cosa è certa; i manager Omega che hanno preceduto Mr. Petros PROTOPAPAS erano poco propensi a considerare le prove e le testimonianze presentate in questi anni.

Il Sig.Flavio Bertolina, membro del team tecnico di De Marchi, ha confermato che:

 

  • OMEGA, a quei tempi, spediva a De Marchi orologi completi 
  • non esiste nessun documento di trasporto (DDT) che conferma l’invio, da OMEGA CH a De Marchi, di ricambi fondamentali per la “trasformazione” di pz 100/150 Apollo-Soyuz-De Marchi.

 

Non è chiaro in che modo il distributore Omega-DeMarchi abbia potuto realizzare un lotto di orologi Apollo Soyuz senza prima avere ricevuto da OMEGA-CH i ricambi necessari per la "trasformazione". Detto ciò, senza ricambi non sarebbe stato possibile realizzare questi orologi..

 

Ad ogni modo, malgrado questa “grande apertura” dimostrata da OMEGA, rimane il fatto che, in entrambe le serie di Apollo-Soyuz, i fondelli seguono una numerazione corretta e regolare. I fondelli sono stati tutti incisi con un numero progressivo da 001 a 500 e che in 45 anni NON sono mai emerse due incisioni con lo stesso numero. Ogni singolo elemento meccanico che accumuna TUTTI gli orologi Omega Apollo Soyuz, sono stati realizzati da OMEGA CH.

 

i dubbi rimangono:
 

- 30 anni di gloriosa collaborazione, tra il distributore italiano De Marchi e la stessa OMEGA CH, potevano essere messi in discussione da una “produzione nascosta” di n°200 Omega Apollo Soyuz?

- per quale motivo non esiste una relazione tra il numero inciso sul fondello ed il movimento dell'orologio?

- il primo lotto indicato da OMEGA, dal 39.180.000 al 39.181.000, comprende 1000 orologi. invece nell’ultima serie dichiarata da OMEGA, corrispondente all’intervallo compreso tra 39.180.860 ed il 39.181.389, dunque gli orologi sono 529. Qual è il lotto corretto? Dove sono i movimenti eccedenti?

 

In questo sito potete trovare un censimento, da me realizzato, di tutti gli orologi Apollo Soyuz noti o da me visionati. Ad oggi sono stati catalogati circa 50 Apollo-Soyuz; dal numero 006 al numero 477. Gli orologi Apollo Soyuz De Marchi hanno dei movimenti meccanici compresi nel range 31.006.xxx e 32.859.xxx. e le incisioni sui fondelli di quest’ultimi appartengono ad una serie casuale identificata in due intervalli di numerazione; dal 200 al 299 e dal 400 al 499.